PETER SAGAN
Un campione nello sport e nella vita.
Combattente, tenace, esemplare nelle vittorie e nelle sconfitte.
Peter Sagan, classe 1990, si è cimentato con successo su tutti i fronti: in sella a 9 anni, primeggia nella mountain bike da adolescente poi affronta il ciclocross e si afferma come stradista di straordinario talento. Il campione slovacco è un fenomeno nelle gare di un giorno, capace di vincere in volata di gruppo e con azioni da finisseur quando il traguardo è vicino. Merito della sua esplosività, ma non gli fa difetto il fondo e il passo. In montagna si difende, quando serve. Ben merita i soprannomi – Tourminator e Hulk – anche se preferisce il primo, arguto, mentre per l’altro nomignolo confessa di non essere “verde di carnagione”.
La carriera di Sagan è riassumibile nelle perle che la costellano: tre volte consecutive campione del mondo in linea (2015,2016,2017), primo e unico capace di farlo da favorito assoluto e senza una nazionale che lo spalleggiasse; tre volte a segno nella Gand-Wevelgem (2013, 2016, 2018); un Giro delle Fiandre (2016) e una Parigi-Roubaix (2018). Al suo palmares vanno aggiunte le dodici tappe e le sette maglie della classifica a punti al Tour de France oltre a quattro tappe della Vuelta a Espana.
Quest’anno ha partecipato per la prima volta al Giro d’Italia (vincitore a Tortoreto Lido).
Aldilà delle sue capacità tecnico-agonistiche Sagan è dagli esordi al professionismo (2009) un autentico ambasciatore del ciclismo. Per il carattere, per la caparbietà, ma soprattutto per la voglia, mai sopita, di capire il mondo. Peter è un uomo intelligente e dotato di humour, mai disposto alla banalità, incapace di risposte prefabbricate. Un uomo del suo tempo che si interroga su tutto.
Non per caso Sagan da tre anni è ambasciatore unico del C40, l’associazione delle più grandi città del mondo che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico e sano. Da qualche mese è uno degli ambasciatori della Fondazione della Principessa Charlène di Monaco che lotta contro l’annegamento, fenomeno che colpisce i bimbi del terzo mondo che non sanno nuotare. Il suo impegno è garantito anche a Outride, una fondazione promossa da Specialized che aiuta i bimbi con problemi a scuola attraverso pedalate e allenamenti in bici.