Premio Internazionale Vincenzo Torriani | I Premiati 2024
22162
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-22162,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.8.1,wpb-js-composer js-comp-ver-7.0,vc_responsive
 

I Premiati 2024

MAURIZIO FONDRIEST

 

Elegante e riservato giù di bicicletta, elegante e tenace in sella al suo cavallo d’acciaio. Maurizio Fondriest è stato uno dei grandi protagonisti del ciclismo mondiale negli Anni Ottanta e Novanta. Nato a Cles 15 gennaio 1965, Maurizio non impiega molto a farsi notare anche nelle categorie giovanili. Tra i dilettanti si fece apprezzare per il secondo posto conquistato nel 1986 al Giro delle Regioni e con 21 affermazioni complessive in quella stagione, che gli aprì le porte del professionismo con la casacca dell’Ecoflam, con la quale ottenne i primi due successi nella massima categoria e corse da titolare i Mondiale di Villach.
Quello fu l’inizio di una carriera favolosa e ricca di soddisfazioni. Fondriest ha corso tra i professionisti dal 1987 al 1998, vestendo i colori della Ecoflam (1987) e Alfa Lum (1988), Del Tongo (1989-’90) e Panasonic (1991-’92), Lampre (1993-’95) e Roslotto (1996), per finire con la Cofidis (1997-’98). Al termine della sua carriera contava 68 vittorie complessive.
Tra queste, spicca il mondiale di Renaix (Belgio), ma il suo palmares è arricchito anche di due Coppe del Mondo (nel 1991 e nel 1993), una Milano-Sanremo (1993), un Campionato di Zurigo (1993), una Freccia Vallone (1993), un Giro del Trentino (1993), una Tirreno-Adriatico (1993), due Giri del Lazio (1990 e 1994) oltre a due tappe al Giro d’Italia (Portoferraio 1993 e Terme Luigiane 1995. Se non fosse stato rallentato nella seconda parte della sua carriera da problemi alla schiena, è molto probabile che il suo palmares sarebbe stato anche molto più pingue. Ad ogni modo, non si è mai pianto addosso e con assoluta classe e signorilità, da signore è rimasto nel mondo del ciclismo, come testimonial di diverse realtà e apprezzato talent scout.

GIANFRANCO JOSTI

 

Nato a Erba il primo maggio 1941. Concluso a Milano il liceo classico Cesare Beccaria, nell’autunno del 1960 ha cominciato a collaborare nell’agenzia Sportinformazione diretta da Luigi Ferrario subentrando a Beppe Viola quando questi approdò alla Rai divenendo una delle figure più stimate nel mondo dello sport.

Il primo gennaio 1962 mise piede in via Solferino come collaboratore nella redazione sportiva del Corriere d’Informazione venendo assunto nel 1965. Nel 1979 è passato al Corriere della Sera occupandosi soprattutto di ciclismo e sci di fondo dopo aver cominciato come cronista di calcio seguendo quotidianamente gli allenamenti dell’Inter di Herrera e il Milan di Rocco.

Ha seguito come inviato 32 Giri d’Italia, 20 Tour de France, 35 campionati del mondo. Per una quindicina d’anni è stato vicepresidente dell’Associazione Internazionale Giornalisti di Ciclismo (A.I.J.J.). Nel 1988 e nel 1999 ha ricevuto il premio A.C.C.P. come miglior giornalista. Ha concluso la sua attività nel 2008 ricoprendo l’incarico di responsabile della sala stampa ai mondiali di Varese.

ELVIO CHIATELLINO

 

Elvio Chiatellino, Pinerolese, è un imprenditore italiano di spicco nel settore dei servizi socio-sanitari e assistenziali. A 75 anni, Chiatellino è noto per i suoi successi imprenditoriali, ma anche per la sua passione e il suo mecenatismo nel mondo del ciclismo.

La sua carriera nel settore sanitario lo ha portato a diventare una figura di rilievo nell’ambito dell’assistenza sociale non solo in Piemonte ma su tutto il territorio nazionale.

Parallelamente, il suo amore per il ciclismo lo ha spinto a diventare un importante sostenitore di questo sport.

Dal 2007, Chiatellino ha iniziato il suo percorso come mecenate del ciclismo, finanziando la prima gara ciclistica Serravalle Scrivia – Pinerolo. Il suo impegno non si è fermato qui: grazie al suo sostegno, Pinerolo è diventata una tappa importante nel panorama ciclistico internazionale, ospitando per 4 volte il Giro d’Italia e per ben 2 volte il Tour de France coinvolgendo negli eventi di presentazione tutta la comunità civile e istituzionale di Pinerolo.

Il contributo di Chiatellino allo sport e alla sua comunità continua a lasciare un’impronta significativa, unendo la sua visione imprenditoriale alla passione per il ciclismo.

PREMIO CUORE D’ARGENTO

MORENA TARTAGNI

 

La prima italiana ad aver conquistato una medaglia ai Mondiali di ciclismo: bronzo, nel 1968. La prima italiana ad aver concesso il bis: stavolta argento, nel 1970. La prima italiana ad aver realizzato il tris: ancora argento, nel 1971. E sempre nella prova su strada. Un bronzo e due argenti, ma Morena Tartagni è una donna d’oro. Non solo per la sua carriera ciclistica: dieci titoli nazionali, due su strada e otto su pista, primatista mondiale nei 3 km su pista al velodromo olimpico di Roma, più di cento vittorie fra cui il Trofeo Binda a Cittiglio. Lei è d’oro per tutto quello che ha fatto con lo stesso impegno, energia e onestà. Nella vita, anche quella politica, assessore allo Sport nel suo Comune, Senago.

Nel 2022, con Gianluca Alzati, ha scritto il libro sulla propria vita, si intitola “Volevo fare la corridora”, pubblicato da Ediciclo, e lo ha portato nei festival, nelle scuole, alle corse, raccontando delle sue lotte per i diritti e contro i pregiudizi, con trasparenza e orgoglio, con tutto il suo cuore. Ed è per questo che l’associazione Emilio e Aldo De Martino è felice di premiarla con il Cuore d’argento. Grazie, grazie di cuore, Morena.